(Sito UNI Ente Nazionale italiano di Unificazione Archivio Notizie, 28/02/2007. Disponibile all’indirizzo: www.uni.com)

Due norme regolano le attività di traduzione e interpretariato. È stata infatti scorporata la norma UNI 10574:1996 che definiva i requisiti dei servizi e delle attività delle imprese di traduzione ed interpretariato. Ora la nuova versione della norma UNI 10574 definisce i servizi e le attività delle imprese di interpretariato, mentre la UNI EN 15038 specifica i requisiti che deve avere un fornitore di servizi di traduzione (denominato, in sintesi, TSP Translation Services Provider).

Traduzione

I requisiti stabiliti dalla norma UNI EN 15038:2006 riguardano le risorse umane e tecniche, la gestione della qualità e del progetto, il contesto contrattuale e le procedure del servizio.
Tra le condizioni basilari richieste al fornitore di servizi di traduzione sono poste in rilievo le competenze professionali dei traduttori e dei revisori. Competenze che vanno, naturalmente, dalla capacità comprovata di traduzione alla competenza linguistica e testuale nella lingua di “partenza” e di “arrivo”, contemplando la perizia nella ricerca, l’acquisizione e l’elaborazione delle informazioni e la competenza culturale e tecnica.
Tra i requisiti base che il fornitore deve garantire figura anche, oltre alla disponibilità di risorse tecniche, la disponibilità di un sistema di gestione per la qualità documentato, che comprenda una dichiarazione degli obiettivi del sistema di gestione della qualità, un’attività di sorveglianza della qualità dei servizi di traduzione forniti e l’attività di gestione di tutte le informazioni e i materiali ricevuti dal cliente.
Veniamo alle procedure da seguire nei servizi di traduzione, su cui la norma si focalizza. Innanzitutto il TSP “deve disporre di procedure documentate per la gestione dei progetti di traduzione” che devono includere, tra l’altro, la sorveglianza e la supervisione dell’attività di preparazione (che deve trattare gli aspetti amministrativi, tecnici e linguistici appropriati ai requisiti specifici di ogni progetto di traduzione), l’assegnazione di traduttori e revisori al progetto e la garanzia di mantenimento dei contatti con tutte le parti coinvolte nel processo, cliente incluso.
Proprio riguardo al processo di traduzione, la norma specifica il lavoro fondamentale del traduttore, che “deve trasferire nella lingua di arrivo il significato espresso nella lingua di partenza per produrre un testo in conformità alle regole del sistema linguistico della lingua di arrivo e che soddisfi le istruzioni ricevute all’assegnazione del progetto”, il tutto tenendo conto sia dell’appropriato uso terminologico, grammaticale, stilistico sia delle convenzioni locali e, non ultimo, del gruppo di arrivo e lo scopo della traduzione.
La norma è completata da cinque appendici riguardanti: i dettagli della registrazione del progetto, l’attività di pre-traduzione tecnica, l’analisi del testo di partenza, una guida di stile e un elenco di servizi a valore aggiunto.

Interpretariato

La nuova UNI 10574:2007 è focalizzata, come detto, esclusivamente sui servizi e sulle attività del servizio di interpretariato. Servizio che deve prevedere tre fasi:

  1. la progettazione del servizio e la preparazione del contratto,
  2. l’erogazione del servizio e
  3. il controllo.

In fase preparatoria – recita la norma – possono essere individuati delle caratteristiche e dei requisiti minimi specifici che contraddistinguono ogni tipo di interpretariato, che sia simultaneo, consecutivo, sottovoce e di trattativa. L’interpretariato simultaneo, in cui l’interprete si sovrappone all’oratore, deve avvenire a mezzo di strumentazione tecnica; l’interpretariato consecutivo avviene invece in differita rispetto all’oratore, senza strumentazione tecnica, e deve essere fornito da personale con conoscenze specialistiche; anche l’interpretariato sottovoce – sussurrato all’uditore – avviene senza strumentazione tecnica e deve essere fornito da personale competente in materia di interpretariato.